Calcio San Giorgio in Bosco | Dieci anni di Mendicino: anniversario importante per il mister degli Allievi
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Dieci anni di Mendicino: anniversario importante per il mister degli Allievi

Dieci anni di Mendicino: anniversario importante per il mister degli Allievi

È partito con i suoi Giovanissimi, ma è arrivato a fine corsa come mister anche degli Allievi. Abbiamo intervistato Luigi Mendicino, che quest’anno festeggia 10 anni nella famiglia rossoverde.

Mister, ci fai il quadro di questa stagione?
Ho seguito i Giovanissimi tutta l’annata, mentre gli Allievi da un paio di mesi a questa parte. Quest’ultima sarà la squadra con la quale proseguirò il prossimo anno: infatti con i Giovanissimi ho terminato il 30 aprile ed ora sto lavorando con gli Allievi. Sto valutando quello che è il materiale che avrò a disposizione l’anno prossimo. Quest’anno sono 2002/2003, ma l’anno prossimo saranno 2003/2004, i 2002 mi lasceranno fra un mese per avventurarsi negli Juniores.

Com’è andata la stagione per i Giovanissimi?
La prima parte benissimo, avevamo dei giocatori importanti, mentre nella seconda parte sono venuti a mancare degli elementi forti, a causa di problemi fisici. Questi ragazzi si stanno riprendendo adesso ed io li ho portati negli Allievi, saranno il futuro di questa squadra. La seconda parte di stagione, come dicevo, non è andata bene come la prima, ma io devo fare davvero un plauso a tutti i miei giocatori, perché a livello tattico e tecnico forse non erano abituati a fare partite importanti, ma dal punto di vista umano mi hanno dato tanto. Si sono dati da fare, si sono impegnati moltissimo: hanno avuto una condotta encomiabile. Comunque abbiamo lavorato molto ed ora passo il testimone al mister del prossimo anno.

Quindi ora sei concentrato sugli Allievi?
Certo. Sto cercando di capire che cos’ho a disposizione, per affrontare un campionato di alta classifica il prossimo anno. Al momento mi sembra di avere a disposizione elementi validi. Per ora siamo 18/19, quindi un bel gruppo.

Parlando di te, da quanto tempo sei al San Giorgio?
Sono arrivato nel 2009, quindi festeggio i miei 10 anni in questa famiglia. Io insegno scienze motorie a Cittadella e sono arrivato al San Giorgio in Bosco dopo una vita passata nel mondo del calcio, anche come calciatore professionista. Mi sono trovato bene e non sono più andato via. Anche perché c’è una forte stima che mi lega al presidente Luigino Brugnaro.

Considerata la tua esperienza, mi diresti qual è a tuo avviso il peggior difetto di un allenatore ed il miglior pregio? In particolare per quanta riguarda il settore giovanile?
Faccio un’osservazione generale, che è un po’ una critica anche alla Federazione. Credo manchi la competenza. La FIGC vuole numeri e per garantirsi la quota dà patentini un po’ a tutti. Non dovrebbe essere così. I ragazzi hanno bisogno di crescere e per farlo devono avere a disposizione figure preparate e competenti. La qualità invece che ritengo un valore aggiunto per un allenatore del settore giovanile, credo sia la trasparenza. È importante non prendere in giro i genitori ed essere con loro più chiari possibile. A volte per accaparrarsi il ragazzino si fa credere alle famiglie che giocherà sicuramente e poi invece non va così. Quindi bisogna essere sinceri e spiegare sempre alle famiglie come stanno le cose.

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